Si sa che vedere Roma significa con ogni probabilità visitare attrazioni assolutamente imperdibili come il Colosseo, il Pantheon e la fontana di Trevi. Se però cerchi un’esperienza davvero insolita nella Città Eterna, perché non provi a esplorarne le catacombe?
Nell’antica Roma, questi passaggi sotterranei creati dall’uomo e risalenti al I secolo venivano usati come tombe. Mentre i pagani romani cremavano i loro defunti, le comunità ebraiche e cristiane prediligevano le sepolture religiose. Sotto il dominio dell’Impero Romano però, per motivi igienici, tra le mura della città non era consentita la tumulazione dei corpi.
Quindi, per poter seppellire i defunti sottoterra in segreto vennero costruite le catacombe ebraiche e cristiane. Poiché molti cristiani temevano di essere perseguitati iniziarono anche a pregare in posti sotterranei e le catacombe divennero così dei luoghi sacri di culto. Quando infine il cristianesimo fu legalizzato, le catacombe persero poco alla volta popolarità e furono riscoperte solo nel XVII secolo.
Oggi si contano circa 40 catacombe cristiane e sei ebraiche disseminate per Roma, anche se non tutte sono aperte al pubblico. Quasi tutte prevedono un biglietto d’ingresso per poter essere visitate e l’accesso per le sedie a rotelle è piuttosto limitato. Alle donne è consigliato coprirsi le spalle. Le foto sono vietate in segno di rispetto, quindi potrai imprimere questi luoghi sacri solo nella tua memoria.
Se la storia è una delle tue passioni o se hai un’inclinazione per il macabro, preparati a esplorare i segreti che si celano nelle migliori catacombe di Roma.
1. Catacombe di San Callisto
Situate lungo l’antica Via Appia, le catacombe di San Callisto sono le più grandi e le più famose tra le catacombe romane. Queste catacombe sono apparse anche in Ben Hur e prendono il nome da papa Callisto I, che ne fu diacono e amministratore.
Un tempo cimitero sotterraneo ufficiale della Chiesa di Roma, le catacombe di San Callisto furono il luogo dell’eterno riposo per quasi mezzo milione di cristiani. Si snodano per poco più di 19 chilometri su cinque livelli e sono divise in più settori, tra cui la cripta dei Papi, la cripta di Santa Cecilia e i cubicoli dei Sacramenti.
Se sei facilmente impressionabile, qui non devi temere di imbatterti in resti umani: tutti i corpi che si trovavano lungo l’itinerario della visita sono stati trasferiti, per motivi di rispetto.
È facile perdersi e restare disorientati in questo complesso labirintico, quindi ti consigliamo di partecipare a una visita guidata per scoprire di più sui famosi papi e martiri che vi sono sepolti. Le catacombe sono piuttosto lontane dal centro della città; per questo potresti anche valutare la possibilità di unirti a un tour che includa il trasporto da piazza Venezia.
2. Catacombe di Domitilla
Le catacombe di Domitilla contengono ancora dei resti umani, ma non sono famose per questo. Sono i complessi affreschi che ritraggono figure bibliche e momenti della storia dell’antica Roma ad attirare la maggior parte dei visitatori, che si addentrano nelle catacombe di Domitilla per ammirarli. Questi affreschi millenari sono tuttora in fase di restauro, ma si riescono a scorgere immagini iconiche come Gesù con gli apostoli.
Inoltre, qui si trova la basilica dei Santi Nereo e Achilleo risalente al IV secolo. A Roma ci sono solo due chiese dedicate a coppie di santi, e la basilica sotterranea delle catacombe di Domitilla è una di queste: è intitolata a due santi martirizzati dopo il loro rifiuto di eseguire degli ordini militari che prevedevano l’uccisione di cristiani.
Non farti intimidire dalle dimensioni di queste catacombe: non richiederanno molto tempo, dal momento che molte parti non sono state ancora del tutto dissotterrate. Infatti, con questo tour espresso per piccoli gruppi potrai recarti alle catacombe ed essere di nuovo nel centro di Roma in meno di due ore. Se invece preferisci visitare altri siti storici che si trovano lì nei paraggi, come la chiesa di San Martino ai Monti, questo tour a piedi con più fermate ti consentirà di scoprire i tesori dell’Appia Antica.
Non è permesso scattare fotografie, ma le catacombe di Domitilla hanno un negozio di souvenir, così potrai portarti a casa un ricordo di questa esperienza.
3. Catacombe di San Sebastiano
Le catacombe di San Sebastiano sono state nel tempo una cava di pozzolana, un cimitero pagano e, infine, una catacomba usata dai cristiani. Si dice che il cimitero sotterraneo abbia ospitato le spoglie degli apostoli Pietro e Paolo e anche i resti di San Sebastiano, oggi custoditi nella basilica situata sopra le catacombe.
Purtroppo, queste catacombe piccole e accessibili non sono tra quelle meglio conservate. Uno dei quattro piani originali del complesso è andato quasi completamente distrutto. Ciononostante, al loro interno si celano ancora splendide opere, come i dipinti del cubicolo di Giona e il busto del Salvator Mundi del Bernini. Quando inizierai il tour delle catacombe ricordati di osservare gli antichi graffiti scarabocchiati dai fedeli sulle pareti intonacate.
4. Catacombe di Priscilla
Note anche come “la regina delle catacombe”, le catacombe di Priscilla sono tra i più antichi cimiteri sotterranei di Roma, destinati alle sepolture cristiane. Papa Marcellino e papa Marcello I furono tumulati qui, e all’interno di queste catacombe sono stati ritrovati anche i resti di Santa Filomena.
Per evitare la folla, esplora le gallerie dopo l’imbrunire durante un tour serale e potrai apprezzare in tutta tranquillità alcuni dei più antichi dipinti biblici di cui si abbiano notizie. Le catacombe di Priscilla contengono in particolare quella che viene ritenuta la prima rappresentazione di Maria, realizzata nel III secolo. Qui puoi ammirare anche gli elaborati affreschi che decorano la Cappella Greca con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.
5. Necropoli Vaticana
Sebbene la necropoli vaticana sia fuori Roma, merita comunque una visita, soprattutto se ci si trova già a Città del Vaticano. Posta sotto la Basilica di San Pietro, un tempo la necropoli era un cimitero a cielo aperto dei primi cristiani, tra cui lo stesso San Pietro.
Alla fine, l’imperatore Costantino edificò una basilica sopra la tomba di San Pietro e l’esistenza della necropoli rimase celata fino al XX secolo. Durante il pontificato di papa Pio XII iniziarono degli scavi per tentare di individuare la tomba di San Pietro. Vennero progressivamente alla luce diversi mausolei e infine il “Campo P”, il luogo in cui era stato sepolto l’apostolo.
Per proteggere e preservare la sacralità della necropoli, è consentito l’accesso solo a un numero limitato di visitatori alla volta, anche perché gli scavi archeologici sono tuttora in corso. Per visitare l’antico cimitero e rendere omaggio a San Pietro ti dovrai unire allo Scavi Tour ufficiale. Il vantaggio: il tour ti permetterà anche di saltare la fila per visitare la Basilica di San Pietro.
6. Cripta dei Cappuccini
Probabilmente uno dei luoghi più notoriamente macabri di Roma, la Cripta dei Cappuccini tecnicamente non è una catacomba, bensì un ossario. Nonostante ciò, la maggior parte dei giri turistici delle catacombe come questo tour per piccoli gruppiinclude una visita alla celebre “Cappella delle ossa”.
Avventurati nei sotterranei che si snodano sotto la chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini per esplorare queste sei cappelle decorate con le ossa di 3.700 frati cappuccini, sepolti qui dal XVI al XIX secolo. Diverse cripte sono dedicate a specifiche parti del corpo quali teschi, ossa del bacino e ossa delle gambe.
Probabilmente la cripta non è adatta ai bambini piccoli o alle persone deboli di cuore, ma se riesci a vincere la tua impressionabilità, ti consigliamo di non perderti l’occasione di visitare questo luogo iconico. Dopotutto, non è stato creato per ragioni morbose, ma come poetico ricordo della ciclicità perenne della vita e della morte: “Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete…”
Se alla fine del giro hai bisogno di qualcosa per risollevarti un po’, ti suggeriamo una sosta al vicino Trecaffè Due Macelli per un buon cappuccino, la nota bevanda a base di caffè espresso che prende il nome proprio dalle vesti con il cappuccio indossate dai frati.